Carissimi Volontari e Volontarie,
è inevitabile che anche il nostro consueto sistema di comunicazione, che vede nella Newsletter un mezzo di aggiornamento mensile, subisca il contraccolpo causato da un’emergenza che solo qualche settimana fa non pensavamo potesse assumere questa portata.
Sono passati circa 90 giorni dall’inizio dell’anno, ma in questo periodo il mondo è cambiato: la nostra routine, i nostri impegni, le nostre relazioni, i nostri programmi tutti stravolti, compreso il nostro Servizio in AVO. Già…!, avevamo iniziato quest’anno con tanto entusiasmo, con tutta una serie di iniziative volte a “rivitalizzare” la nostra Associazione e a creare, sin d’ora un ponte con la prossima eligenda consiliatura tra un anno. Io stesso con Luigi, avevo iniziato un Tour nelle Strutture, per comunicare e confrontarci guardandoci negli occhi, al di là delle comunicazioni sul Bilancio e sul Regolamento. E invece abbiamo dovuto fermarci… L’assemblea dei Soci, l’appuntamento di Montesilvano, il Corso per nuovi Volontari, la Sede chiusa, interrotta la possibilità di incontrarci….tutto rinviato senza che ad oggi si possa ipotizzare una data di ripresa. Interrotta soprattutto la relazione con i nostri assistiti nelle diverse Strutture, che è l’aspetto che più mina al cuore il nostro essere volontari AVO, l’aspirazione ad essere vicini alla sofferenza, la cui impossibilità diventa ora una nostra sofferenza. Come Presidente, esprimendo il comune sentire dei Consiglieri e, ritengo, della stragrande maggioranza dei Volontari, penso che il nostro volontariato debba utilmente esprimersi in questo periodo attraverso l’accettazione di questa “interruzione forzata”, nella consapevolezza che non possiamo fare altro, se non partecipare a quelle iniziative e campagne di solidarietà da più parti promosse. Al riguardo oltre all’iniziativa del Numero verde 800300869 attivato da FEDERAVO, segnaliamo a livello locale la partecipazione alla raccolta fondi di Specchio dei tempi e l’opportunità offerta ai Volontari AVO di Torino di un Centro d’ascolto giornaliero, presidiato telefonicamente da due professioniste, Paola Brusa e Marta Buzzati, in grado di fornire sostegno e ascolto a quanti, disorientati e a disagio per l’isolamento sociale, avvertissero questo particolare bisogno.
Per quanto banale e scontato, in questo momento non ci resta che mantenere un comportamento “esemplare”, collaborare al rispetto delle regole ripetutamente raccomandatoci, mantenerci in contatto tra noi, con i media (F.B., Whatsapp ecc..),non farci prendere dalla sfiducia e mantener viva la speranza che, temprati da questa esperienza, torneremo ancora ad una ordinaria routine familiare e sociale, a riprogrammare la nostra attività, a riprendere il nostro Servizio, con una motivazione ancora più solida di quanto lo fosse già e a poter ricordare insieme il caro Renato Olivero, che ci ha lasciato il 9 Marzo, testimoniando fino all’ultimo a chi ha avuto l’occasione di essergli vicino, l’attaccamento alla nostra Associazione.
Restando ancora a casa, un caro saluto a tutti in attesa di poter tornare ad uscire, riaprire la nostra e Sede e, soprattutto, riprendere il nostro Servizio.
Il Presidente,
I Consiglieri