Un’ altra recensione, questa volta sul tema della psicologia da parte della nostra volontaria Stefania Garini.
Niente di più facile, specie di questi tempi, che sentirsi ansiosi, tristi, arrabbiati. Sempre a rimuginare sulle cose negative del passato e le difficoltà del presente, o ad angosciarci per quelle future. Oppure eccessivamente autocritici, scontenti di noi, irritati e intolleranti verso gli altri. E tutto questo non capita solo agli adulti, ma anche a bambini e adolescenti. Eppure, come spiega in Think good, feel good Paul Stallard, psicologo clinico e docente di Salute mentale infantile e familiare all’Università di Bath, imparando a gestire i nostri modi di pensare possiamo migliorare significativamente la nostra vita. Le emozioni negative infatti sono spesso causate da meccanismi di pensiero erronei, basati su pregiudizi, automatismi e abitudini mentali fuorvianti, che finiscono per condizionare pesantemente i nostri stati d’animo e i nostri comportamenti. Così, pensieri “sbagliati” possono scatenare la tristezza, emozione che ci spinge a isolarci dagli altri, oppure rabbia, che ci rende frustrati e aggressivi, ecc.
Dopo una prima parte teorica rivolta principalmente agli addetti ai lavori (psicologi ed educatori), in cui si illustrano i principi della terapia cognitivo comportamentale, l’autore propone esercizi pratici, giochi e attività utili per riconoscere le più frequenti trappole del pensiero e modificare di conseguenza i propri sentimenti e comportamenti. Potremo così aiutare noi stessi, e insieme i nostri figli e nipoti, imparando ad esempio: a riconoscere i propri punti di forza e accettare le proprie debolezze; a vivere le esperienze presenti con lucidità e consapevolezza; a riflettere in maniera più equilibrata, liberandoci dalle false credenze su noi stessi e sugli altri; ad avere un approccio non distruttivo ma sensato ed efficace nella risoluzione dei problemi; a controllare le emozioni attraverso l’uso del respiro e le tecniche di rilassamento. Tutto questo unendo l’utile al dilettevole, in un percorso che abbina momenti di svago a momenti di riflessione.
Stefania Garini