Risposta del Coronavirus alla lettera di Eugenia Berardo

Risposta del Coronavirus alla lettera di Eugenia Berardo

Non avrei mai pensato che Corona Virus mi rispondesse. Lo ha fatto (del resto è un virus!) introducendosi nel computer di un’amica e volontaria: Mariangela Bennatti.

Ecco le sue parole.

 

Cara Eugenia
sono COVID19
è la prima volta che qualcuno mi scrive … virologi, giornalisti, medici, pazienti scampati alla mia furia ecc., tantissimi  parlano e  scrivono ovunque di me.
La tua lettera mi permette di esprimere il mio pensiero.

Appartengo alla “specie”   virus da sempre esistente ed attiva ed io NON POSSO non comportarmi come la mia natura richiede… mi si accusa di  seminare morte, di avervi costretto a chiudervi nelle vostre  case, a non poter dare un ultimo saluto ai propri cari, a non vedere figli, nipoti, amici , a stravolgere le vostre abitudini, il vostro modo di relazionare, a perdere il lavoro… è l’inevitabile conseguenza della mia presenza, ma  bisogna ammettere che, pur intuendo sin dall’inizio la mia pericolosità, mi  è stato permesso di venire tra voi ospite indesiderato sì,  ma  invitato da interessi economici (non a caso sono più presente nelle zone più industrializzate) dovuti alla globalizzazione alla quale mi sono adattato. Dunque non accusatemi ingiustamente,  IO SONO SOLAMENTE UN VIRUS come tanti. Se  ci sono stati maestri migliori di me non sono stati ascoltati quel tanto che vi serviva per portare cambiamenti profondi in voi… spero di aver almeno questo lato positivo.  Da noi la scienza vi proteggerà, ma c’è un virus più pericoloso che sfuggirà sempre alla ricerca dei laboratori: è quello che mette al primo posto l’interesse economico, il potere a qualunque costo …a voi dare il nome, io sono stato nominato COVID 19.” 

Per visualizzare la lettera di Eugenia Berardo cliccare QUI