La Fase due (Lucia Nicoletta)

La Fase 2

Abbiamo superato la Fase 1 imparando ricette di sopravvivenza per sopportare l’isolamento a casa, la lontananza dagli affetti, l’assenza di tutte quelle attività che prima ci riempivano le giornate. Per non parlare della necessità di tenere a bada l’ansia che ci attanagliava nell’ipotesi che noi o i nostri familiari ci fossimo ammalati. Ora ci viene chiesto di “ripartire” perché sembra che la situazione dei contagi sia migliorata, perché altrimenti l’economia va a picco,  perché… non si può stare in casa all’infinito!

Osservo in me, e anche in altri, la difficoltà a ritornare alla normalità,  posto che la fase che ora ci toccherà affrontare si possa definire normale. Se l’isolamento ci dava in senso di protezione, ora ci sentiremo più esposti al pericolo e inoltre le misure di sicurezza ci complicano la quotidianità: le code nei supermercati, prenotazioni per poter accedere a uffici e servizi e soprattutto la necessità di mantenere la distanza anche con le persone che adesso possiamo incontrare. Per il futuro che ci aspetta viviamo nell’incertezza,  non possiamo fare progetti né a medio né tanto meno a lungo termine. Le vacanze, chissà?

 In questo momento sto cercando di apprezzare le piccole e grandi cose che mi sono concesse. Naturalmente vedere i miei familiari e poter fare delle passeggiate nelle aree verdi. Per altre cose… per ora, se posso, evito anche se alcuni impegni incombono. Noto comunque come gli orizzonti intorno a me si siano ristretti visto che gli spostamenti, soprattutto con i mezzi pubblici, rappresentino un problema.

È indubbio che il periodo che abbiamo vissuto ci abbia segnato. Come dice una mia amica, siamo un po’ tutti vittime della “sindrome della capanna”. Nonostante gli aspetti negativi, ad alcune cose ci siamo abituati e forse anche adagiati. Non avere impegni, responsabilità, non essere obbligati a fare cose talvolta pesanti, lasciarci andare al dolce far niente.. forse vorremmo negarlo… ma non è stato così male.

Siamo esseri complessi, oscilliamo tra l’introversione e l’estroversione, tra la chiusura e l’apertura. Le relazioni sono alla base e la ricchezza della nostra vita ma, dobbiamo ammetterlo, sono talvolta difficili, complicate, faticose. Anche con le persone che amiamo di più. Richiedono soprattutto costanza e impegno. Se non ci sono ne patiamo, se sono eccessive rischiano di sovrastarci. È difficile, come sempre, trovare un equilibrio.

Il periodo di solitudine che ho vissuto, nonostante tutto, mi ha aiutato a ricaricarmi e a riflettere su molte cose. Non è stata una mia scelta, è capitato. Ma nella vita è quasi sempre così.

Lucia Nicoletta.